Significante e significato

Leggo da Wikipedia:

“È ad esempio merito di Saussure l’aver definito il segno linguistico come l’unione di un significante e di un significato. (Da Wikipedia in lingua inglese) un es.Significante: Albero // Significato: l’immagine mentale di un albero.
Per significante si intende la produzione verbale, quell’insieme di suoni che hanno la proprietà, per coloro che parlano quella lingua, di richiamare un certo significato.
Più difficile definire il significato in quanto esso si correla al concetto, all’oggetto, al fenomeno, o ad altro che il significante indica.
Inoltre il significato di una parola dipende dal soggetto psicologico e dalla lingua stessa; l’oggetto non è un “in sé”, ma dipende dal soggetto che ne prende coscienza-conoscenza.
Il soggetto è condizionato dalle proprie strutture emotive e cognitive, la lingua è determinata dalle scelte del soggetto e della comunità a cui l’individuo appartiene e determina, per molti aspetti, l’organizzazione logica del mondo concettuale.”

Mi è capitato spesso di rendermi conto che quello che stavo dicendo non era perfettamente compreso da chi mi stava ascoltando, un po’ per il mio vezzo di usare costruzioni involute o di abusare con le metafore. Quando è successo ho cercato di accompagnare l’interlocutore nel percorso di attraversamento del territorio tra significante e significato, sino ad essere certo che quest’ultimo fosse chiaro.
Rifletto oggi sulla possibilità che in una conversazione, intesa nel senso più ampio come interscambio di esperienze mediato dal lessico, e dunque prolungata nel tempo di una lunga relazione interpersonale, le interpretazioni falsate possano inseguirsi amplificandosi, alimentandosi vicendevolmente in una catena infinita di letture falsate dei reali significati che “l’altro” cerca disperatamente di trasmettere.
E rifletto su come queste conversazioni, in realtà, conversazioni non lo siano proprio, ma siano bensì monologhi giustapposti in tempi e luoghi comuni, che mai si intersecano per costruire un discorso comune, sebbene, apparentemente, entrambi gli interlocutori abbiano la convinzione di aver attraversato assieme lo stesso territorio ed essere arrivati a destinazione.
E anche sul fatto che un vocabolario limitato, essenziale, veicoli il significato in modo molto più efficace che non utilizzando le mille sfaccettature della lingua, belle ed affascinanti sì, ma ricche di insidie, nel momento in cui, come significanti, rubano la scena a quello che vogliono davvero significare.