Il governo centrale e le politiche ambientali della Regione Puglia

Leggo da bari.repubblica.it:

“Il ministro per gli Affari regionali ha impugnato davanti alla Corte costituzionale l´atto amministrativo con il quale la Regione ha aperto la strada verso l´energia pulita che arriva dal mare. L’ex governatore pugliese ha chiesto alla Corte costituzionale di annullare l´iter avviato dalla giunta Vendola per autorizzare l´installazione delle prime centrali eoliche a largo della costa. Saranno i giudici della Corte costituzionale a decidere su questo ennesima disputa ambientale tra il Governo di Silvio Berlusconi e la Regione di Nichi Vendola. […]
Quattro parchi eolici che, una volta realizzati al largo delle coste regionali, rafforzerebbero la leadership della Puglia, regina italiana dell’energia eolica. Dal punto di vista ambientale, la posta in gioco è molto alta: le quattro richieste in attesa di valutazione svilupperebbero, qualcosa come 700 megawatt di energia. Più di tutto l´eolico che già fa della Puglia la prima regione produttrice italiana di energia del vento. Un parco da 150 megawatt dovrebbe sorgere nelle acque antistanti Brindisi, Torchiarolo, San Pietro Vernotico e Lecce; uno di 150 al largo di Chieuti verso Campomarino, ai confini tra la Puglia e il Molise, un terzo impianto da 300 megawatt da Zapponeta a Manfredonia, un quarto di 90 megawatt a Tricase. Per tutti e quattro i siti in questione la Regione ha avviato l´iter per la valutazione d’impatto ambientale. Ma, nel ricorso presentato dall’avvocatura del ministero per gli affari regionali, l’accento è puntato soltanto sugli impianti off shore che dovrebbero essere realizzati in Salento, a largo di Brindisi e di Tricase.”

Il sospetto che si tratti, ancora una volta, di interessi locali e di “cortile”, prima ancora che di battaglia tra schieramenti politici, è davvero forte, vista la coincidenza tra la dislocazione di parte degli impianti e l’area d’origine del Ministro Fitto.
Ancora di più un motivo per comunicare con forza i risultati di governo della giunta Vendola in tema ambientale ed energetico perché questo modo di fare politica, questo scontro continuo tra governo nazionale e amministrazioni locali venga quotidianamente alla luce, in un momento in cui si porta la coccarda del federalismo senza, nei fatti, renderne possibile l’attuazione virtuosa.